Cosa si intende per diritto d'autore?

uomo e disegno di lampadina

Il diritto d'autore è una specifica branca del diritto privato che si occupa di tutelare tutte quelle opere creative che abbiano i requisiti della novità e dell’originalità.

È disciplinato da un apposita normativa “sulla protezione del diritto d'autore” la L. 22 aprile 1941 n. 633 che menziona, tra le cose possono essere oggetto di tutela, le:

  • opere letterarie sia in forma scritta che orale come ad esempio, libri , romanzi e poesie;
  • opere e composizioni musicali e teatrali;
  • opere visive come disegni e fotografie
  • opere cinematografiche;
  • i programmi per elaboratore, nonché le banche di dati che per la scelta o la disposizione del materiale costituiscono una creazione intellettuale dell'autore.

Attenzione a non confondere il diritto d'autore con le invenzioni che sono invece disciplinate dalla totalmente differente normativa in materia di brevetti.

Quali diritti tutela il diritto d'autore?

Il diritto d'autore nasce nell'immediatezza al momento della creazione dell’opera e per tale motivo incentra la sua tutela principalmente sulla persona che la sviluppa, piuttosto che sul lavoro in sè.

La sua particolarità è rappresentata dalla circostanza per cui fa sorgere in capo al creatore due diritti distinti - ma collegati - di natura patrimoniale e non.

Il primo, a carattere morale, è considerato inalienabile, imprescrittibile e irrinunciabile e comprende:

  • la rivendica della paternità dell’opera in quanto suo creatore,
  • il mantenimento dell’integrità dell’opera che si concretizza nell'imposizione da parte del titolare alla sua inalterazione e/o modifica senza il suo consenso,
  • la pubblicazione dell’opera o del ritiro della stessa dal commercio da potersi esercitare a determinate condizioni.

I diritti patrimoniali riconosciuti all'autore relativamente all'utilizzazione economica dell’opera sono invece rinunciabili e cedibili a terzi dietro equo compenso, oltre ad avere un limite temporale massimo fino a 70 anni dopo la morte dell'autore oltre il quale la creazione diventa di pubblico dominio. Essi consistono nel diritto di:

  • riproduzione,
  • esecuzione,
  • rappresentazione,
  • distribuzione.

In Italia, l’attività di intermediazione per la gestione dei diritti d’autore, il rilascio delle autorizzazioni per l’utilizzazione delle opere protette come pure la riscossione dei compensi dovuti in questo senso è svolta, ove si decida di non svolgere tale attività nelle forme private, dalla Società Italiana degli Autori ed Editori (SIAE) e dagli altri organismi di gestione collettiva di cui all'art. 2, comma 1 del decreto legislativo. 15 marzo 2017, n. 35.

Cosa succede quanto viene violato il diritto d'autore?

Con l’avvento di Internet e dei social media le occasioni in cui - anche in modo inconsapevole - i diritti d'autore possono essere violati si sono esponenzialmente raddoppiate nel corso degli anni. La violazione del diritto d'autore si concretizza nel momento in cui l'opera creativa viene plagiata, sfruttata commercialmente o modificata senza la necessaria autorizzazione del suo autore.

Le conseguenze variano al mutare della gravità del comportamento e possono esplicarsi cumulativamente in:

  • illecito civile per cui potrebbe essere domandato un risarcimento del danno ed un'inibitoria sul comportamento violativo posto in essere;
  • illecito amministrativo ex art. 174 legge d. autore che varia in relazione ai singoli casi da individuare;
  • reato consistente in una pesante multa ed eventuale sospensione dell'attività.

Che differenza c'è tra diritto d'autore e copyright?

Spesso questi due termini sono utilizzati nel linguaggio quotidiano come sinonimi. Si tratta tuttavia di un errore in quanto il copyright, in genere presentato dal simbolo © di matrice anglosassone (UK, USA, Canada, Australia), tende a proteggere maggiormente l'opera e il suo sfruttamento da parte dell'autore piuttosto che quest'ultimo direttamente.

Come detto, infatti, il diritto d'autore si acquisisce da subito, al momento della creazione, mentre il copyright richiede sempre e comunque un deposito presso l'ufficio, quindi un'attività in più rispetto alla semplice creazione.

pubblicato il 01/03/2023

A cura di: Luca Giovacchini

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