Deposito del prezzo: chi tutela e quanto costa?

persona in giacca e cravatta con documenti e timbri su scrivania

Il deposito del prezzo è uno strumento giuridico facoltativo introdotto nel 2013 che si utilizza principalmente quando si stipula un contratto preliminare, oppure in tutti quei casi in cui occorre un tempo maggiore per una stipula. L'uso specifico connesso al preliminare è dovuto alla circostanza per cui potrebbe essere necessario, nel tempo che intercorre tra la sua stipula e quella del contratto definitivo, tutelarsi ulteriormente col deposito di una somma a garanzia nelle mani del notaio per i motivi che vedremo di seguito.

Qual è la parte tutelata dal deposito del prezzo?

All'interno di una classica compravendita possiamo sostenere che la parte maggiormente tutelata sia il compratore. Questo perché la garanzia ulteriore - che viene appunto fornita dal deposito del prezzo da parte del venditore - evita che nel tempo intercorrente tra le stipule e la trascrizione possano essere iscritte da creditori terzi ed estranei ipoteche, pignoramenti o altri gravami che inficerebbero la compravendita e quindi l'aspettativa del compratore come ad es. l'attesa della ricezione di un certificato di agibilità oppure la liberazione stessa dell'immobile da precedenti inquilini.

È una casistica che dal punto di vista delle garanzie nelle compravendite potrebbe avere un'assonanza con la vendita di beni immobili da costruire (d.l. 122/2005) che obbliga il costruttore al rilascio di apposita garanzia fideiussoria a tutela del compratore. Una tutela dal deposito comunque viene ricevuta anche dal venditore in quanto lo stesso avrà comunque la certezza di ricevere le somme pattuite in termini senz'altro più brevi.

Quanto costa il deposito del prezzo?

Come anticipato il deposito del prezzo si realizza per mezzo del trasferimento del danaro direttamente nelle mani di un notaio, il quale provvederà poi a depositare tale somma su un apposito conto corrente dedicato, al riparo da ogni possibile aggressione.

Il costo dell'operazione varia dalle centinaia di euro alle cinquecento ma naturalmente, essendo un'attività svolta da un libero professionista quale il notaio, potrà subire variazioni in rialzo o al ribasso a seconda degli accordi presi in precedenza. In genere il costo è sostenuto dall'acquirente che sceglie nella maggior parte dei casi il notaio avanti al quale eseguire la stipula.

Quali sono le modalità del deposito prezzo?

Le modalità di deposito e consegna delle somme al notaio variano a seconda dei casi ma sostanzialmente sono due:

  • depositare l'intero importo in un'unica soluzione,
  • in caso di dilazione - perché magari è stato stipulato un preliminare “a scaletta”- solo il saldo del prezzo.

Il versamento potrà essere effettuato a mezzo assegno circolare oppure con bonifico bancario.

Una volta che il prezzo è stato depositato, come già anticipato, il notaio trattiene la somma su un proprio conto dedicato avente caratteristiche determinate per legge. Ciò permette la garanzia del deposito su detto conto sino al momento della stipula del rogito definitivo, oltre che la sua transitorietà (il danaro non potrà essere depositato per periodi indefiniti sul conto del notaio).

Deve inoltre essere precisato che, malgrado il conto dedicato sia formalmente intestato al professionista, questo rimane comunque totalmente separato dal suo patrimonio e pertanto estraneo alle sue vicende personali.

pubblicato il 31/01/2023

A cura di: Luca Giovacchini

Come valuti questa notizia?
Valutazione: 0/5
(basata su 0 voti)