Misure fiscali del Decreto Rilancio

Continuiamo l’esame di alcune delle disposizioni contenute nel il Decreto-legge 19 maggio 2020 n. 34, meglio noto come “Decreto Rilancio”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.128 del 19-5-2020.

Credito d’imposta

Il Titolo VI del Decreto è dedicato alle misure fiscali, tra cui la previsione di un credito d’imposta pari al 60% delle spese sostenute per l’adeguamento alle prescrizioni sanitarie e alle misure di contenimento contro la diffusione da COVID-19, la sanificazione degli ambienti di lavoro e per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale.

Detrazioni fiscali

Sono previste, inoltre, detrazioni per interventi di efficienza energetica, di riduzione del rischio sismico e per l’installazione di impianti fotovoltaici e di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici.
La detrazione per le suddette spese, che può ammontare al 110% per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021, è stabilita in 5 rate annuali di pari importo; in alternativa il beneficiario può optare per la trasformazione in credito d’imposta o sconto per l’importo corrispondente alla detrazione.
I nuclei familiari con ISEE non superiore a 40mila euro possono usufruire anche di un credito, fino a 500 euro, utilizzabile per il pagamento dei servizi offerti dalle imprese turistico ricettive, bed&breakfast e agriturismi; per i nuclei composti da due persone l’importo è di 300 euro, mentre per quelli composti da una sola persona è 150 euro.

Contributo a fondo perduto

Del contributo a fondo perduto per le imprese ed i lavoratori autonomi abbiamo trattato nel precedente articolo; qui ricordiamo che viene erogato a condizione che l'ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell'ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019, con riferimento alla data di effettuazione dell'operazione di cessione di beni o di prestazione dei servizi.
Il contributo spetta anche in assenza dei predetti requisiti ai soggetti che hanno iniziato l'attività a partire dal 1° gennaio 2019, nonchè ai soggetti che, a far data dall'insorgenza dell'evento calamitoso, hanno il domicilio fiscale o la sede operativa nel territorio di comuni colpiti dai predetti eventi, i cui stati di emergenza erano ancora in atto alla data di dichiarazione dello stato di emergenza Covid-19.
Ai lavoratori autonomi in possesso dei requisiti specificati nella norma, il contributo spetta per un importo non inferiore a mille euro per le persone fisiche e a duemila euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche; negli altri casi, in particolare per le imprese, l’ammontare è determinato applicando una percentuale alla differenza tra l'ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 e l'ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019.

Cartelle esattoriali

Tra le altre misure fiscali il Decreto Rilancio dispone la sospensione fino al 31 agosto dei termini di versamento derivanti da cartelle di pagamento, avvisi di addebito e avvisi di accertamento affidati all’Agente della riscossione, relativamente anche alle nuove cartelle esattoriali.
Le rate 2020 della “rottamazione-ter” e del “saldo e stralcio”, se non versate alle relative scadenze, potranno essere pagate entro il 10 dicembre senza perdere le agevolazioni previste e senza oneri aggiuntivi.
È inoltre consentita la possibilità di rateizzare i debiti relativi a piani di pagamento della “rottamazioni-ter” o del “saldo e stralcio” decaduti per mancato versamento delle rate scadute nel 2019.
Infine, gli atti relativi a controlli in scadenza nel 2020, saranno notificati ai contribuenti solo nel 2021, senza addebito di interessi.

pubblicato il 29/05/2020

A cura di: Daniela D'Agostino

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