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Il venditore è direttamente responsabile per qualsiasi difetto di conformità, esistente al momento della consegna al compratore, che si riferisca alla qualità e alla quantità del prodotto compravenduto.
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L'appalto è un contratto consensuale a titolo oneroso che prevede l'esecuzione di un'opera o un servizio, in sostanza è un'obbligazione di fare, con organizzazione dei mezzi necessari e gestione a rischio dell'appaltatore.
La Direttiva UE 2024/2853 aggiorna le norme sulla responsabilità per danni da prodotti difettosi, rispondendo alle sfide del mercato digitale e tutelando i consumatori. Applicabile dal 30 giugno 2025, abroga la 85/374/CEE.
La responsabilità del costruttore è sancita dall'art. 1669 c.c. che, per gli edifici o altri beni immobili destinati per loro stessa natura a durare a lungo, sancisce una responsabilità elevata a dieci anni dall'ultimazione dei lavori.
Tra i principali obblighi del venditore vi è quello di fornire un bene conforme all’uso ed alle caratteristiche intrinseche, risultanti anche dalle etichette e dalle pubblicità, privo di difetti.
Ai fini dell’interruzione della prescrizione annuale per l’azione di garanzia la forma più usuale sarà quella dell’invio di una lettera o di una pec, nella quale si denunziano i difetti del bene
La procura alle liti viene rilasciata dal cliente al proprio difensore su foglio separato dall’atto giudiziario (procura “in calce”), oppure sulla prima pagina dell’atto, procura cosiddetta “a margine”.
L’appaltatore, nel caso in cui abbia affidato l’opera in sub-appalto, se ha ricevuto la denunzia dei vizi dal committente, può agire “in regresso” nei confronti del sub-appaltatore, trasmettendo a sua volta la denunzia a quest’ultimo.
Il nostro ordinamento prevede un particolare tipo di azioni giudiziarie che l’acquirente può esercitare a sua difesa, le cosiddette azioni “edilizie”, disciplinate agli artt. 1490 e seguenti del codice civile
L’acquirente, al fine di conservare il diritto alla garanzia per evizione, non è tenuto a fare nel termine stabilito di 8 giorni una denunzia analitica e specifica, ma può validamente limitarsi ad una denuncia generica e sommaria.
Il committente commissiona un lavoro di ristrutturazione o manutenzione a un appaltatore che poi, per alcuni lavori, potrebbe richiedere l'intervento di un'azienda specializzata. In caso di vizi delle opere, chi dovrà risponderne?
La seconda sezione della Cassazione estende la portata dell’art. 1669 c.c., in materia di appalto, applicandola anche alla compravendita di immobili, nel caso di opere commissionate dal venditore prima dell’alienazione del bene.
Il nostro ordinamento, in materia di appalto e contratto d’opera, disciplina le ipotesi in cui le opere costruite dall’appaltatore non siano eseguite a regola d’arte o presentino difetti imputabili a quest’ultimo
Le Sezioni Unite della Cassazione hanno affermato che l’art. 1669 c.c. è applicabile anche alle opere di ristrutturazione edilizia e, in genere, agli interventi manutentivi o modificativi di lunga durata su immobili preesistenti
È possibile che il lastrico sia di proprietà esclusiva o sia utilizzato in modo esclusivo da uno o più condomini; in questi casi si pone un problema di riparto della responsabilità per danni provenienti dal lastrico, tipico il caso delle infiltrazioni.
La garanzia per i vizi è soggetta ad un doppio termine: di decadenza, in quanto la denunciza dei vizi deve essere fatta entro otto giorni dalla scoperta, mentre la relativa azione giudiziaria si prescrive in un anno dalla consegna del bene
Esaminiamo i possibili motivi di impugnazione delle cartelle esattoriali per vizi cosiddetti “formali”, relativi, cioè alla regolarità del titolo ed alle modalità di notifica al destinatario.
Secondo la Corte di Cassazione non può farsi derivare la decadenza dall’agevolazione fiscale connessa all’acquisto di un immobile da adibire a "prima casa" dalla cessione di esso al coniuge in sede di separazione.
Le parti, nella conclusione del contratto di compravendita, possono convenire espressamente ad una limitazione delle garanzia per i vizi, inserendo pertanto una clausola, comunemente detta "vista e piaciuta".
Il contribuente a cui sia stata notificata una cartella esattoriale può opporsi ad essa per vizi formali del titolo o irregolarità della notifica, come pure per motivi di merito cioè per contestare il diritto dell’ente creditore
Se, nel corso della locazione, il bene locato necessita di riparazioni che non possono differirsi fino al termine del contratto, il conduttore deve tollerarle anche quando importano privazione del godimento di parte della cosa locata.