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Il deposito cauzionale è un'altra forma di garanzia per il locatore. Versato dall'inquilino alla firma del contratto, protegge il proprietario da danni all'immobile, mancato pagamento del canone e inadempienze generiche.
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La figura dell'amministrazione di sostegno permette una gestione più flessibile rispetto a quella della ormai desueta interdizione o inabilitazione, che risultano ormai residuali e relegate a casi particolarmente gravi o di difficile cura.
Al momento dell'interdizione il giudice tutelare nomina un tutore legale che dovrà poi prendersi cura del soggetto. Il tutore agisce nell'interesse dell'interdetto in genere sempre dietro l'egida del giudice.
La legislazione nazionale ha deciso di aumentare i casi di diniego di concessione dei passaporti nei confronti dei minori al fine esclusivo di tutelarli dal purtroppo ricorrente fenomeno della sottrazione dal paese di residenza ad uno sconosciuto.
Il ramo danni ha natura prevalentemente indennitaria, copre rischi legati a eventi dannosi per il patrimonio o la persona. Tali polizze proteggono contro vari rischi, come danni a beni, infortuni e responsabilità civile.
L’amministrazione di sostegno è un istituto giuridico di cui può usufruire chi ha ridotte facoltà di attendere alle proprie occupazioni. Può fornire supporto nell'amministrazione del patrimonio e nella cura della persona.
La dichiarazione di fallimento presuppone un’autonoma valutazione del giudice del fallimento, circa la sussistenza del credito dedotto a sostegno dell’istanza, come ha precisato la Corte di Cassazione con l'ordinanza n.23494/2020.
Lo scopo dell'amministrazione di sostegno è di tutelare la persona in condizione di fragilità, nel pieno rispetto dei suoi diritti e in base ad una attenta valutazione delle sue effettive capacità, senza necessariamente ricorrere ad un amministratore.
Una figura a cui sempre più si fa ricorso per il sostegno delle persone in difficoltà, siano esse anziani o soggetti con delle disabilità, è quella dell’amministratore di sostegno
Con l'espressione “foro di competenza” si fa riferimento all’autorità giudiziaria che dovrà essere designata in caso di contenzioso tra le parti, nell’ambito di una determinata zona territoriale
La class action è stata introdotta in Italia solo alla fine degli anni 90 e ha permesso una notevole riduzione dei costi generali dei contenziosi offerta dalla possibilità di tutelare medesime situazioni in un unico processo.
Se il giudice penale nel corso del processo ha acquisito tutti gli elementi per quantificare il danno apportato, con la sentenza di condanna può anche decretare il risarcimento da parte del responsabile civile.
I criteri di autoresponsabilità economica e solidarietà devono essere presi in considerazione dai giudici anche in sede di revisione dell’assegno divorzile, qualora siano mutate le condizioni economiche di uno o entrambi gli ex coniugi
L’affido costituisce una misura temporanea di aiuto per i minori in difficoltà, funzionale al mantenimento della relazione con la famiglia d’origine, nella quale– come recita l’art. 1- il minore ha diritto di crescere.
In caso di separazione giudiziale, viene presa in considerazione la situazione patrimoniale di entrambi i coniugi e se sussiste squilibrio economico, viene stabilito il diritto all'assegno di mantenimento per il coniuge svantaggiato.
Sono state ampliate le tutele previste per chi acquista casa "sulla carta" in caso di insolvenza del costruttore. Quest'ultimo, infatti, è tenuto a rilasciare una fideiussione a favore dell'acquirente e una polizza assicurativa di durata decennale.
Nelle stipule contrattuali è frequente l’inserimento della clausola risolutiva espressa, mediante la quale i contraenti convengono espressamente che, nel caso di inadempimento di una determinata obbligazione, il contratto si risolve automaticamente.
Il giudice chiamato a determinare l’importo dell’assegno divorzile deve effettuare una valutazione complessiva della storia coniugale, considerando l’apporto fornito dal coniuge richiedente l’assegno in ogni aspetto.
Un argomento che desta interesse tra gli utilizzatori delle reti social, come Facebook o Instagram, è la tutela delle immagini e dei contenuti che vengono pubblicati sul proprio profilo,nonché la possibilità di utilizzo e condivisione.
Nelle vendite giudiziarie, una volta aggiudicato l’immobile, il giudice emana un decreto di trasferimento, che costituisce il titolo d’acquisto della proprietà del bene e con cui si ordina al Conservatore di provvedere alla cancellazione dei gravami.
Il titolare di un rapporto di conto corrente ha sempre diritto di ottenere dalla banca il rendiconto, ai sensi dell'art. 119 del T.U.B., anche in sede giudiziaria, fornendo la sola prova dell'esistenza del rapporto contrattuale.
Non tutte le sentenze possono essere poste in esecuzione, poiché non sempre il giudice condanna una delle parti in causa a compiere una determinata attività, come nei casi di sentenze di accertamento o dichiarative di diritti.
in tema di appalto le domande di risoluzione del contratto e quelle di riduzione del prezzo o di eliminazione dei vizi non sono tra loro incompatibili, con la conseguenza che ne è ammesso il cumulo in un unico giudizio.
Il giudice può pronunziare la decadenza dalla responsabilità genitoriale quando il genitore viola o trascura i doveri ad essa inerenti o abusa dei relativi poteri con grave pregiudizio del figlio.
La determinazione del contributo che per legge grava su ciascun genitore per il mantenimento, l'educazione e l'istruzione della prole non si fonda su di una rigida comparazione della situazione patrimoniale di ciascun obbligato.
Tra le liti condominiali sono frequenti i casi aventi per oggetto la richiesta al giudice, da parte del condominio, di accertare l’illegittimità di opere poste in essere da un singolo condomino ritenute lesive del bene comune.
Ciascun creditore, in possesso di un titolo che attesti il suo credito, può “insinuarsi” al passivo del fallimento, cioè presentare un’istanza nella quale chiede di concorrere al riparto finale.
il fulcro della procedura esecutiva consiste nella vendita forzata del bene, sul cui ricavato il creditore procedente e gli altri creditori eventualmente intervenuti potranno soddisfarsi, partecipando alla distribuzione della somma.
In base all’art. 481 c.c. chiunque vi abbia interesse può ricorrere all’autorità giudiziaria, chiedendo di fissare un termine per gli eredi, entro il quale essi devono dichiarare se accettare o rinunziare.
Il testamento è sempre revocabile, in tutto o in parte, e nessuno può essere costretto al contrario: la legge, infatti, stabilisce che non si può in alcun modo rinunziare alla facoltà di mutare le disposizioni testamentarie.