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Se il mutuo viene concesso da una banca, il cliente versa un'imposta pari al 2 per cento dell'ammontare complessivo, o allo 0,25 per cento nel caso di acquisto della prima casa. L'imposta viene trattenuta direttamente dalla banca. Se il mutuo è concesso da una società finanziaria, le condizioni sono meno favorevoli.
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Si parla di ipoteca per indicare il diritto di garanzia su un determinato bene, generalmente su un immobile. Il proprietario che richiede il mutuo può continuare a vivere nel bene ipotecato, affittarlo o anche venderlo.
Gli interessi passivi, gli oneri accessori e le quote di rivalutazione corrisposti in dipendenza di mutui danno diritto ad una detrazione dall'imposta lorda nella misura del 19 per cento, per un importo massimo di 4.000 euro. In caso di mutuo cointestati, ogni cointestatario può fruire della detrazione unicamente per la propria quota di interessi, nei limiti previsti da ogni tipologia.
La restituzione di una casa concessa in comodato d'uso gratuito segue delle modalità ben precise ed è legata alla tipologia di accordo in essere tra le parti: ecco tutto quello che c'è da sapere in merito alla restituzione di un immobile in comodato d'uso.
Non si può estendere la disciplina fiscale di esenzione prevista in materia di separazione e divorzio anche alle ipotesi di cessazione della convivenza di fatto e alle unioni civili disciplinate dalla legge Cirinnà.
Un immobile può essere acquistato dal proprietario o dal costruttore: l'acquisto da quest'ultimo può avvenire sia in fase di progettazione che a lavori terminati. I vantaggi sono numerosi, ma è bene anche tutelarsi.
In assenza di un legame matrimoniale, il coniuge che intende allontanare il partner non ha il diritto di farlo a proprio arbitrio, a meno che, ovviamente, non siano presenti circostanze eccezionali come una minaccia per l'incolumità.
Il pignoramento immobiliare è una procedura legale di vendita forzosa mediante la quale un creditore può ottenere il diritto di vendere un immobile di proprietà del debitore per soddisfare un credito insoddisfatto.
La revoca del beneficio fiscale sulla prima casa, da parte dell’Agenzia delle Entrate, in caso di vendita a terzi in esecuzione di un accordo di separazione, è illegittima in quanto si pone in contrasto con la l'art. 19 l. 74/87
In presenza di un caso di separazione tra coniugi, tra le prime cose che il Tribunale deve fare, c'è l'occuparsi dell’assegnazione della casa coniugale, cioè dell’abitazione nella quale fino a quel momento i coniugi e i loro figli hanno vissuto.
Per pagare i propri creditori, quando si è in sovraindebitamento, è possibile fare ricorso agli strumenti di composizione delle crisi in modo da definire ogni pendenza con i creditori ed evitare l’espropriazione di beni di proprietà.
Il condominio non può richiedere il pagamento delle spese al coniuge assegnatario dell’unità immobiliare adibita a casa familiare, dunque, si rivolgerà al proprietario e poi spetterà a questi rivalersi sul coniuge assegnatario dell'immobile.
Sono state ampliate le tutele previste per chi acquista casa "sulla carta" in caso di insolvenza del costruttore. Quest'ultimo, infatti, è tenuto a rilasciare una fideiussione a favore dell'acquirente e una polizza assicurativa di durata decennale.
Il diritto di abitazione non sorge qualora l’immobile sia in comunione tra il coniuge deceduto e un terzo, non essendo in questo caso realizzabile lo scopo di assicurare al coniuge sopravvissuto il godimento pieno del bene oggetto del diritto.
La caratteristica essenziale di tutte le imprese sociali è l’assenza dello scopo di lucro, intesa come obbligo di destinare almeno il 50% degli utili ed avanzi di gestione allo svolgimento dell'attivita' statutaria.
L’Agenzia delle Entrate può pignorare la prima casa quando il debito è superiore a 120mila euro e la somma del valore di tutti gli immobili di proprietà del debitore raggiunge 120mila euro e, inoltre, vi è ipoteca iscritta.
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una risoluzione in materia di benefici fiscali per l’acquisto della prima casa, la n. 13 del 26/01/2017, che chiarisce alcuni aspetti legati alla perdita dell’agevolazione.
Secondo la Corte di Cassazione non può farsi derivare la decadenza dall’agevolazione fiscale connessa all’acquisto di un immobile da adibire a "prima casa" dalla cessione di esso al coniuge in sede di separazione.
La mancanza – o il venir meno – dei requisiti di legge per le agevolazioni fiscali previste per l'acquisto della prima casa comporta la decadenza dai benefici fiscali, a seguito di accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate.
In caso di separazione e divorzio, il Tribunale provvede, tra l’altro, all’assegnazione della casa coniugale, cioè dell’abitazione nella quale fino a quel momento i coniugi ed i loro figli, ove presenti, hanno vissuto.
Con sentenza n. 13145/16 la Corte di Cassazione ha affermato il principio secondo cui in materia di benefici prima casa è legittimo l’accertamento realizzato mediante accesso all’abitazione di privati.
Tra le misure più recenti, ricordiamo il d.l. 124/2019, in particolare l’art. 41 bis, in materia di mutui ipotecari per l'acquisto di beni immobili destinati a prima casa e oggetto di procedura esecutiva, che ha introdotto la rinegoziazione del mutuo.
Il diritto di “subentro” del coniuge assegnatario si ha anche nel caso di alloggi destinati ad edilizia residenziale pubblica o agevolata, come pure nei casi di alloggi di cooperative destinati a particolari categorie di soggetti.
La casa “coniugale” o “familiare” è quella che i coniugi decidono di fissare come residenza comune; ciò, tuttavia, non impedisce la possibilità, per periodi determinati legati ad esigenze lavorative o di altra natura, di vivere in abitazioni diverse.
Un limite al pignoramento della prima casa è posto per i crediti dello Stato che vengono riscossi dall’Agenzia delle entrate e riscossioni (ex Equitalia), a partire dal "decreto del fare" n. 69/2013, convertito dalla L. 9 agosto 2013, n. 98
Il secondo comma dell’art. 540 stabilisce che al coniuge, anche quando concorra con altri chiamati, sono riservati i diritti di abitazione sulla casa familiare e di uso sui mobili che la corredano, se di proprietà del defunto o comuni
In caso di separazione tra coniugi tra i primi provvedimenti che il Tribunale deve adottare vi è quello riguardante l’assegnazione della casa familiare, nella quale fino a quel momento i coniugi ed i loro figli hanno vissuto.
Il Rent to buy è un contratto misto, costituito da due fasi, di cui la seconda è eventuale; nella prima parte si stipula un contratto di godimento, assimilabile all’usufrutto o alla locazione, tra proprietario e conduttore
Le detrazioni fiscali spettano per lavori di ristrutturazione e di messa in sicurezza di singole abitazioni, edifici condominiali e immobili destinati ad attività produttive, per spese di ammontare complessivo annuo non superiore ad € 96.000.
Un caso di esenzione dal pagamento della TARI è quello dell’immobile disabitato e che, per tale ragione, non può produrre rifiuti, come ha avuto modo di precisare la Corte di Cassazione in più occasioni.